Photo: «16 days against violence against women» 2021 by Nathalie Jufer, https://www.frieda.org/de
Articoli sul progetto
RTS — «La prise en charge des victimes de violences sexuelles reste insuffisante en Suisse» (20.02.2024)
NZZ — «Bald tritt das neue Sexualstrafrecht in Kraft – doch bei der Opferbetreuung und der Spurensicherung hapert es» (08.06.2024)
Watson — «Am 1. Juli gilt das neue Sexualstrafrecht – doch einige Kantone sind schlecht vorbereitet» (24.06.2024)
Blick — «Lücken bei Umsetzung von «Nein heisst Nein»» (24.06.2024)
Swissinfo — «Einige Kantone sind schlecht auf neues Sexualstrafrecht vorbereitet» (24.06.2024)
Tagesanzeiger — «Männer können jetzt auch rechtlich Opfer von Vergewaltigung werden» (30.06.3024)
Baslerzeitung — «Neues Sexualstrafrecht: Ab dem 1. Juli gilt «Nein heisst Nein»» (30.06.3024)
Sonntagsblick — «Neues Sexualstrafrecht tritt in Kraft. Zürich ist gut vorbereitet, Aargau weniger» (01.07.2024)
Radio Bern RaBe – «Nein heisst Nein» (03.07.2024)
Watson – «Neues Sexualstrafrecht seit Juli: Kleinere Kantone sind schlecht vorbereitet» (24.070.2024)
SRF Tagesgespräch — «Rahel Schmidt: Neues Sexualstrafrecht» (01.10.2024)
Obiettivo del progetto
Anche in Svizzera la violenza sessualizzata è un problema enorme: sono circa 400.000 le persone potenzialmente colpite. Purtroppo, il supporto delle vittime di violenza sessualizzata in Svizzera è talmente inadatto che molte vittime non procedono nemmeno per vie legali a causa di tabù sociali e della mancanza di supporto adeguato, con la conseguenza che i/le colpevoli non vengono incriminati.
Attraverso il nostro progetto vogliamo lavorare con diversi esperti/e provenienti da tutte le discipline coinvolte, in modo da generare una spinta politica. L’obiettivo è fornire alle vittime di violenza sessualizzata un’assistenza centrata sulla vittima e supportata scientificamente.
Panoramica delle misure nei cantoni
Con il protocollo «KONZIL / COINVITAL», proponiamo nel whitepaper «Focus sulle vittime di violenza
sessualizzata» un supporto olistico per una migliore assistenza alle vittime di violenza sessuale. Abbiamo richiamato l'attenzione dei responsabili delle amministrazioni cantonali, nonché delle organizzazioni non governative e delle associazioni specializzate che operano in questo campo, sui risultati e sulle raccomandazioni del nostro lavoro e abbiamo chiesto la loro opinione. L'obiettivo delle nostre domande era quello di registrare le misure attualmente previste e attuate e di riassumere le difficoltà individuate, in particolare per quanto riguarda la cooperazione e la garanzia di qualità. Di seguito, riassumiamo le risposte raccolte e, come team transdisciplinare di esperti, forniamo una valutazione sintetica dello status quo in tutta la Svizzera. Le risposte in breve e la richiesta alle amministrazionisi si possono scaricare qui:
Disclaimer sui dati raccolti e qui pubblicati: Alla fine di gennaio 2024 abbiamo inviato il nostro whitepaper a tutte le amministrazioni cantonali e agli altri stakeholder delle società civili e professionali, con la richiesta di commenti per iscritto o per via telefonica entro la metà di marzo. A seconda del Cantone o dell'organizzazione, questa prima e-mail è stata inviata da noi all'indirizzo ritenuto responsabile, con la richiesta di inoltrarla avanti nel caso in cui la persona responsabile fosse un'altra. Dove non abbiamo ricevuto risposta, abbiamo chiesto ripetutamente. Dove la risposta è stata breve, l'abbiamo confermata con l'avvertenza di prenderne nota. I dati pubblicati di seguito sono una sintesi delle risposte ricevute e non sono quindi esaustivi.
Valutazione dei dati raccolti
Discrepanza a livello della preparazione cantonale alle misure nazionali
In totale si sono annunciate 22 amministrazioni cantonali al nostro sondaggio via e-mail. Tuttavia, i contenuti e la precisione delle risposte variano notevolmente da un cantone all’altro. Sette cantoni della Svizzera tedesca (BL, BS, GL, SG, SH, SO, TG) fanno riferimento alla risposta consolidata data dalla Conferenza Svizzera contro la Violenza Domestica (CSVD), una fusione dei centri di intervento e coordinamento cantonali per la prevenzione e la lotta contro la violenza domestica, facendo specialmente riferimento al rapporto «Piani d’azione e di misura nonché pacchetti di misure contro la violenza sulle donne e la violenza domestica nei cantoni e nelle grandi città » (maggio 2023). Nonostante il tema della violenza domestica e quello della violenza sessuale si assomiglino in una certa misura, essi non sono identici. Le misure applicate contro uno non sono automaticamente applicate contro l’altro. Una sovrapposizione concettuale che è stata identificata in alcune risposte dei cantoni. Il rapporto della CSVD tiene conto di questa differenziazione trattando specificatamente le misure contro la violenza sessuale nell’addendum contro la violenza sessuale (pag. 55 e ss.). Il rapporto fornisce una sintetica panoramica delle misure esistenti, già pianificate e ancora da chiarire per ogni cantone e, secondo la CSVD, verrà aggiornato nel corso di quest’anno. Le aree d’azione menzionate dalla tabella si riferiscono all’addendum «violenza sessuale» roadmap della Confederazione e dei Cantoni del maggio 2023 e coprono in larga misura gli obbiettivi del nostro protocollo COINVITAL. I cantoni AI, AR, JU, LU, OW, UR, VD, VS e ZH hanno dato risposte non ancora presenti all’interno del rapporto CSVD. Dalla sintesi della CSVD e dalle risposte più dettagliate portate dai cantoni, si può felicemente notare che qualcosa si stia muovendo all’interno della politica cantonale, ma non ovunque allo stesso tempo e nella stessa misura. Specialmente i cantoni BE, JU, UR, VD e VS dispongono di sistemi all’avanguardia o sono pronti a introdurre o chiarire nuove misure. Altri cantoni, come per esempio AR, GL e OW, sembrano non avere ancora iniziative innovative. In generale, i cantoni romandi sembrano essere più pronti o hanno già compiuto maggiori progressi nell’introduzione delle nuove misure rispetto ai cantoni della Svizzera tedesca. Nella Svizzera italiana, l’attuale situazione di assistenza ha un potenziale di miglioramento, alcune iniziative sono però già presenti e in fase di attuazione. Nel nostro whitepaper proponiamo due scenari adattati alle condizioni geografiche. Il protocollo «KONZIL / COINVITAL» si lascia adattare in modo ottimale agli scenari «città » e «periferia». Tuttavia, a causa delle esigenze potenzialmente diverse, non sono stati affrontati in modo esplicito dalle amministrazioni cantonali. Molti cantoni sono inoltre favorevoli a un coordinamento interregionale e nazionale.
La base legale sarebbe disponibile
La ratifica della Convenzione di Istanbul obbliga la Svizzera a combattere la violenza sessuale. Così facendo, la base legale per combattere la violenza sessuale sarebbe data. L'articolo 25 della Convenzione prevede un numero sufficiente di centri di crisi per le vittime di violenza sessuale. Poiché la maggior parte dei cantoni non si è dimostrata attiva, il Consiglio federale è stato incaricato di creare standard vincolanti per questi centri di crisi con l'adozione della mozione 22.3333 «Centri di crisi contro la violenza». I cantoni della Svizzera occidentale, come Vallese, Vaud, Ginevra e Giura, dispongono di leggi cantonali sulla violenza domestica o sono in fase della loro elaborazione, che possono coprire almeno alcuni aspetti della violenza sessuale e sono destinate a promuovere il loro coordinamento. Tuttavia, molti cantoni, soprattutto nella Svizzera tedesca, rimangono inattivi senza un obbligo diretto da parte del governo federale e attendono normative nazionali. Il Canton Vallese, in particolare, va sottolineato positivamente, in quanto sta adattando esplicitamente la base giuridica in relazione all'entrata in vigore della Convenzione di Istanbul. Nel farlo, fa riferimento alle misure di attuazione dei nuovi Art. 94 par. 2 e Art. 198 par. revStGB, che possono obbligare l'imputato a partecipare a programmi di apprendimento in caso di interferenza con l'integrità sessuale. L'articolo 16, paragrafo 2, della Convenzione di Istanbul richiede l’introduzione di tali programmi. Questo è fondamentale, perché solo se tali programmi esistono possono essere applicati dai tribunali cantonali e dai pubblici ministeri. Sarebbe auspicabile che i Cantoni prendessero in mano l'attuazione giuridica della Convenzione di Istanbul, che è vincolante, e non si sottrassero alla loro responsabilità facendo riferimento all’attesa di norme nazionali.
Urgente necessità di un intervento nell'assistenza medica
La discrepanza tra le amministrazioni cantonali e il nostro gruppo di esperti nella valutazione dell'assistenza medica alle vittime di violenza sessuale è particolarmente evidente. Mentre i medici, gli assistenti e gli infermieri forensi hanno giudicato l'assistenza chiaramente inadeguata nelle discussioni con gli stakeholder, con poche eccezioni, molte amministrazioni cantonali hanno dichiarato esplicitamente nelle loro risposte che l'assistenza viene fornita in modo adeguato dagli ospedali. La complessità dell'assistenza è quindi ancora spesso sottovalutata, il che rende ancora più importante che i responsabili politici siano orientati dalle migliori pratiche (modello di Berna, modello della Svizzera romanda, pubblicazioni di ONG, il nostro whitepaper): L'assistenza alle vittime di violenza sessuale è una sfida transdisciplinare e interdisciplinare, con gli aspetti medici, psichiatrici e psicologici al centro dell'attenzione. Di conseguenza, è fondamentale la creazione di linee guida chiare e interregionali per il comportamento, adattate alle differenze locali, come presentiamo nel nostro whitepaper. Attualmente esse esistono nei cantoni di Berna, Vaud, Ginevra e Vallese. C’è speranza che anche i cantoni di Uri, Lucerna e Zurigo stiano sviluppando tali linee guida, dove sono state presentate le relative mozioni politiche. Non sembra esserci una mancanza di motivazione da parte dei medici professionisti o di conoscenze specifiche nelle varie aree. La cura delle vittime di violenza sessuale dovrebbe far parte dell'assistenza di base e non delle conoscenze specifiche di pochi ospedali centrali. Ciò richiede una migliore formazione, risorse sufficienti, tempo, personale, denaro e, in particolare, collegamenti tra i centri di cura. Per un futuro miglioramento dell'assistenza, sarà fondamentale garantire che durante la formazione il primo contatto con le vittime venga sufficientemente trattato e che si investa nelle conoscenze psicologiche e forensi di base nella formazione continua. È quindi importante che le autorità traducano queste intenzioni e questi piani in azioni ed interventi efficaci e che forniscano le risorse necessarie. Le risposte delle associazioni mediche sono sorprendenti: pur avendo un ruolo consultivo piuttosto che esecutivo, potrebbero svolgere un ruolo centrale nello sviluppo di pratiche migliori per le rispettive specializzazioni. Tutte le associazioni professionali contattate considerano il tema molto importante, solo però la Società di Pediatria ha iniziative proprie per migliorare l'assistenza ai bambini e ai giovani che hanno subito violenza sessuale.
Panoramica cantonale
Argovia
Il Consiglio di Stato ha sviluppato nel 2022 13 misure per l'attuazione della Convenzione di Istanbul in 9 aree tematiche, coinvolgendo i seguenti dipartimenti: Dipartimento federale dell’Interno (DFI), Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) e Dipartimento della sanità e della socialità (DSS). Ulteriori sforzi riguardano il collegamento in rete delle autorità e dei reparti specializzati coinvolti nell’ambito della commissione federale sulla violenza domestica, il consolidamento e l’istituzione giuridica della gestione delle minacce, l’ampliamento delle misure di polizia e l’introduzione di modelli, come ad esempio la creazione di un punto di contatto contro la violenza domestica. Si sta investendo anche nel lavoro di pubbliche relazioni e nella formazione continua. (Fonte: Dipartimento della sanità e della socialità)
Appenzello Esterno
Non ci sono ancora misure concrete, sarà convocata una tavola rotonda. Mezzi/risorse sono ancora aperti. Non sono previste misure concrete. La CSVD riferisce sulla cooperazione tra il Canton AR e l'organizzazione di assistenza alle vittime del Canton San Gallo. (Fonte: Ufficio per gli Affari Sociali - Divisione Pari Opportunità, Dipartimento della sanità e della socialità)
Appenzello Interno
Non ci sono ancora misure concrete, i temi rilevanti verranno discussi in una tavola rotonda. I mezzi/le risorse sono ancora aperti. Secondo la CSVD, non esistono piani d'azione nel Cantone AI. Sono in fase di pianificazione dei comitati di cooperazione. Esiste una collaborazione con l'organizzazione di supporto alle vittime del Canton San Gallo. (Fonte: Dipartimento della sanità e della socialità)
Basilea Campagna
Il Centro di intervento sulla violenza domestica fa riferimento alla risposta della CSVD. Questo riferisce sul Canton BL di una nuova area di competenza per i reati sessuali nell’ufficio di stato, di una formazione continua di due dipendenti dell'ospedale cantonale come infermieri forensi e di una collaborazione tra l'ospedale e l'Istituto di medicina legale.(Fonte: Direzione Finanze e Chiesa - Parità tra donne e uomini)
Basilea Città
Il Dipartimento per la protezione dalla violenza e il sostegno alle vittime del sistema giudiziario di BS fa riferimento alla CSVD. Riferisce di una tavola rotonda nel cantone di BS sul tema della violenza sessuale e di visite e cure gratuite presso l'ospedale universitario di Basilea. (Fonte: Dipartimento della giustizia e sicurezza)
Berna
Il Cantone è attivo da molti anni, in particolare nell'ambito dell'acquisizione di prove senza denuncia alla polizia. Il «Modello Berna» garantisce un'assistenza interdisciplinare alle vittime di violenza sessuale. I punti di contatto per le vittime sono la clinica femminile, i servizi di emergenza e il gruppo di protezione dei minori dell'Inselspital di Berna, dove ricevono assistenza medica, psicologica e legale. Nell'ambito del «Modello di Berna», le agenzie coinvolte si incontrano trimestralmente per scambiarsi informazioni. La polizia cantonale organizza anche corsi di formazione e aggiornamento interni. (Fonte: Centro specializzato nell’uguaglianza di genere e dipartimento di investigazione criminale della polizia cantonale)
Friborgo
Non è stata ricevuta alcuna risposta dopo ripetute richieste di informazioni all'Ufficio cantonale dell'assistenza sociale e l'Ufficio per l'uguaglianza di genere e questioni familiari.
Ginevra
Già prima delle linee guida nazionali, il Cantone si era posto l'obiettivo di fornire centri per le vittime di violenza in ogni regione. La società civile, gli attori esecutivi e le autorità cantonali (in particolare la Commissione per l'uguaglianza e la Commissione per la libertà di identità) collaborano in modo proattivo. Il diritto penale cantonale sarà adattato ai requisiti nazionali nel luglio 2023. Riferimento allo studio sulle aggressioni sessuali presso l'Ospedale universitario di Ginevra; i primi risultati sono già stati pubblicati a metà del 2023. (Fonte: Ufficio per la promozione dell'uguaglianza e la prevenzione della violenza)
Glarona
Il Centro di coordinamento per la violenza domestica e la prevenzione della violenza fa riferimento alla CSVD. Questo rapporto riguarda l'assistenza alle vittime a livello cantonale e l'esistenza di una tavola rotonda nel cantone di GL. (Fonte: Economia e Affari Interni, Centro di coordinamento per la violenza domestica e la prevenzione della violenza)
Grigioni
Non è stata ricevuta alcuna risposta dopo ripetute richieste di informazioni all'Unità per le pari opportunità tra donne e uomini.
Giura
L'assistenza alle vittime di violenza sessuale è fornita dagli ospedali del Canton Giura in collaborazione con la polizia e le autorità giudiziarie. La Commissione sulla violenza sta organizzando iniziative per la collaborazione multidisciplinare e nei prossimi mesi sono attesi risultati per una migliore assistenza forense. (Fonte: Delegato per l'uguaglianza tra donne e uomini)
Lucerna
Non è stato possibile fornire informazioni dirette sulle risorse finanziarie. È in corso la riattivazione di una tavola rotonda per facilitare il coordinamento del nuovo postulato P 739 sulla creazione di un centro di crisi. È ancora in fase di pianificazione e al nostro team è stato chiesto di fornire un contributo. (Fonte: Servizi sociali e comunitari
Neuchatel
Al momento il Dipartimento per l'Occupazione e la Coesione Sociale non dispone delle risorse necessarie per rispondere.
Nidvaldo
Il Centro di consulenza per le vittime di Lucerna, che conferma un accordo di servizio per la consulenza alle vittime, nega ulteriori servizi. Nessuna iniziativa propria e nessuna unità specializzata nei dipartimenti della Giustizia e degli Affari interni per l'attuazione delle prossime linee guida nazionali. (Fonte: Gestione giustizia e sicurezza)
Obvaldo
Non sono ancora state sviluppate misure concrete. Il numero di emergenza 24 ore su 24 è in fase di attivazione nella Svizzera centrale, per il resto non sono state messe a disposizione risorse o mezzi. (Fonte: Ufficio di assistenza sociale, Dipartimento sicurezza e sociale)
San Gallo
Il Centro di coordinamento cantonale per la violenza domestica e la tratta di esseri umani fa riferimento alla dichiarazione della CSVD. Riferisce in merito al trattamento iniziale gratuito presso l'ospedale cantonale, ai servizi di assistenza alle vittime e alle varie strategie di prevenzione, nonché alla cooperazione regionale con i Cantoni di AR e AI in determinati ambiti. (Fonte: Centro di coordinamento per la violenza domestica e la tratta di esseri umani)
Sciaffusa
Ci asteniamo dal rilasciare una nostra dichiarazione e rimandiamo alla CSVD. La presente relazione riguarda il Canton SH, che ha in programma un corso di formazione sui matrimoni forzati e con minorenni e un centro di crisi, che non è stato discusso in dettaglio nella tabella di marcia della CSVD e nella nostra inchiesta. (Fonte: Centro specializzato per l'uguaglianza, la prevenzione della violenza e la protezione contro la violenza)
Svitto
Attualmente si sta chiarendo se e in che misura sia possibile rispondere alle domande. Non è stata ancora ricevuta alcuna risposta. (Fonte: Dipartimento della sanità e della socialità - Centro di consulenza per le vittime)
Soletta
Attende i requisiti nazionali specifici. Per quanto riguarda i risultati già raggiunti, si fa riferimento alla CSVD e ai progetti nazionali in corso in cui è coinvolto anche il Canton SO. Per quanto riguarda la violenza sessuale, la CSVD riporta principalmente sulle misure di prevenzione e sui servizi di assistenza alle vittime. Si attende ancora un aggiornamento sulla riunione della CSVD, in cui era all'ordine del giorno anche il nostro whitepaper. (Fonte: Centro di coordinamento della violenza domestica)
Ticino
Otre alle misure segnalate dalla CSVD nell'ambito della formazione e dei dati, sono in corso le seguenti iniziative: lo sviluppo di un CAS per infermieri forensi presso la Scuola universitaria professionale della SUPSI a partire dall'autunno 2024, la formazione interna ospedaliera di medicina legale in ginecologia e la formazione complementare regionale sul tema della violenza domestica, la trasformazione dell'Ufficio di medicina legale nell'Istituto di medicina legale 24/7, la revisione del kit investigativo per la violenza sessuale e la partecipazione al gruppo di lavoro nazionale per i centri di crisi. Il Cantone riferisce anche di diverse campagne di formazione per gli stakeholder e di prevenzione con gli autori di violenza e promuove misure di sostegno incentrate principalmente sulla violenza domestica, oltre all'implementazione di un numero centrale di assistenza alle vittime. (Fonte: Dipartimento della sanità e della socialità - Ufficio per l'assistenza e la protezione)
Turgovia
Riferimento alla dichiarazione della CSVD. Il documento riporta i servizi di consulenza esistenti nel Canton TG e una linea telefonica di assistenza, nonché l'esame delle misure a favore della cooperazione e dell'assistenza medica. (Fonte: Dipartimento di giustizia e sicurezza)
Uri
In risposta all'interpellanza «Aiuto professionale nei casi di violenza sessualizzata» del consigliere distrettuale Gisler nell'aprile 2023, il governo cantonale ha risposto come segue: Gli agenti di polizia responsabili sono attualmente in fase di formazione e non è sempre possibile che siano solo le donne a fornire assistenza. L'ospedale cantonale di Uri sta collaborando con l'Istituto di medicina legale di Zurigo; a causa delle difficoltà di approvvigionamento, a volte è necessario un rinvio. Inoltre, il Cantone di Uri sta chiarendo l'uso delle infermiere forensi. Il governo cantonale sta attualmente esaminando in che misura il Canton Uri possa implementare il «Modello di Berna». La cooperazione tra le varie autorità funziona molto bene grazie alle dimensioni gestibili e allo scambio proattivo. La revisione della legge sulla polizia entrerà in vigore il 1° luglio 2024 con l'istituzione di un'unità specializzata per la violenza domestica. Il Canton Uri sarebbe favorevole a una strategia nazionale di sostegno e di pubbliche relazioni. (Fonte: Direzione Salute, Affari sociali e Ambiente)
Vaud
Gli ospedali lavorano secondo una linea guida cantonale in collaborazione con i servizi di medicina legale. Inoltre, è in corso di elaborazione un'interpellanza sull'assistenza multidisciplinare alle vittime di violenza sessuale. (Fonte: Ufficio per la parità di genere)
Vallese
Attualmente è in corso una revisione della legge sulla violenza domestica. La responsabilità è principalmente delle autorità cantonali per l'uguaglianza e le famiglie, in collaborazione con la polizia cantonale e l'Unità di Medicina della Violenza. L'organizzazione «SIPE» offre ore di consulenza specializzata per le vittime di violenza sessuale. Dal 2012 è attivo un servizio di medicina legale presso l'ospedale di Riviera-Chablais, che opera secondo il protocollo congiunto di HUG e CHUV. Si stanno intensificando anche la cooperazione e la formazione. È previsto un programma per gli autori di reati. (Fonte: Ufficio cantonale per l'uguaglianza di genere e le questioni familiari)
Zugo
Non è stata ricevuta alcuna risposta dopo ripetute richieste di informazioni all'Autorità di protezione dei minori e degli adulti di Zugo e alla Procura della Repubblica di Zugo.
Zurigo
Il Centro cantonale di sostegno alle vittime ritiene poco utile la creazione di una panoramica a livello nazionale e si è astenuto dal rilasciare una dichiarazione. Dal 1° aprile il Cantone è attivo con il servizio di prossimità “Forensic Nurses” (modello Zurigo). Il rafforzamento delle competenze forensi nel garantire le prove migliora la protezione delle vittime nei casi di violenza sessuale e domestica: anche senza il coinvolgimento immediato della polizia, le tracce dell'atto di violenza possono essere documentate dal medico per una successiva denuncia. Forsensic Nurses stabilisce un contatto con i centri di assistenza alle vittime. Il budget è già stato finalizzato. (Fonte: Direzione della giustizia e degli affari interni - Centro cantonale di sostegno alle vittime)
Commenti delle associazioni professionali e delle ONG
Società mediche
La FMH e la Società svizzera di ginecologia e ostetricia (Schweizerische Gesellschaft für Gynäkologie und Geburtshilfe, SGGG) accolgono con favore il whitepaper e ritengono che le sfide maggiori vengano ben riassunte. La FMH sottolinea le difficoltà nel fornire assistenza sanitaria alle vittime di violenza sessuale a causa delle responsabilità cantonali, ma non vede la necessità di intervenire per quanto riguarda l'attuazione delle linee guida nazionali. La FMH ha un ruolo proattivo nell'educazione e nella formazione, in quanto l'argomento è elencato nel catalogo nazionale «PROFILI» degli obiettivi di apprendimento. La SGGG sottolinea l'importanza di assicurare le evidenze nella cura delle vittime di violenza sessuale in stato di shock, ma non ha fornito un catalogo standardizzato di misure a riguardo e fa riferimento alle conoscenze degli esperti. La Società specializzata di medicina legale fa riferimento ai propri servizi per la sicurezza delle prove, che seguono un filo conduttore comune. L'Associazione svizzera dei medici assistenti e capiclinica cita la carenza di personale e la limitata disponibilità di personale formato come la sfida principale. Altre associazioni specializzate consultate, tra cui l'Associazione di Psichiatria e Psicoterapia, la Società Svizzera di Medicina Interna Generale e l'Associazione svizzera degli Studenti di Medicina, non hanno commentato in modo dettagliato, ma hanno riconosciuto la rilevanza dell'argomento. Il whitepaper è di grande interesse per la Società Svizzera di Pediatria, che sottolinea come bambini e adolescenti siano ripetutamente vittime di violenza sessuale. È importante scoprire il numero dei casi non denunciati ed essere sensibilizzati alle storie diverse e complesse con cui i pazienti si rivolgono al medico. Un altro fattore aggravante è che soprattutto i bambini più piccoli non sono consapevoli dell'ingiustizia. La Società Svizzera di Pediatria fa appello all'opinione pubblica affinché prenda una posizione chiara sulla protezione dei minori, che in quanto tali sono particolarmente vulnerabili. Il gruppo di specialisti per la protezione dei minori è molto attivo nelle cliniche pediatriche svizzere e collabora con la società di ginecologia e quella di medicina legale, nonché con le autorità preposte alla protezione dei minori e degli adulti. In linea di principio, la responsabilità dell'attuazione spetta ai Cantoni. Sebbene alcune organizzazioni specializzate siano attive sul tema, il movimento per lo sviluppo di linee guida per un'assistenza e un trattamento migliori e standardizzati è relativamente scarso.
Società giuridiche
La risposta dettagliata dell'Ordine degli avvocati del Canton Vaud è ancora in attesa. Le altre associazioni professionali legali interpellate si sono dichiarate interessate al whitepaper, si sono però astenute dal rilasciare una dichiarazione dettagliata, sottolineando di avere solamente una funzione esecutiva. Anche la preparazione dei membri ai cambiamenti imminenti o la loro sensibilizzazione al tema vengono menzionati solo molto raramente, e quando lo sono, lo sono come intenzione e non come piano.
Conferenza svizzera sulla violenza domestica
La CSVD fornisce sul suo sito internet una panoramica nazionale dei piani d'azione cantonali a partire da maggio 2023. Esiste un gruppo di progetto intercantonale con l'obiettivo di introdurre il trattamento medico legale e di assicurare le prove indipendentemente dai procedimenti penali. Inoltre, la CSVD consente il coordinamento intercantonale e la promozione dell'attuazione di misure in linea con le linee guida nazionali. In aggiunta, la CSVD propone alla CIP del Consiglio nazionale di modificare l'art. 50 LStrI con l'iniziativa parlamentare 21.504 «Garantire la prassi dei casi di rigore secondo l'articolo 50 LStrI in caso di violenza nel matrimonio». L'obiettivo è quello di proteggere le vittime di violenza domestica giunte in Svizzera nell'ambito di un ricongiungimento familiare dalla perdita del permesso di soggiorno in caso di separazione.
Organizzazioni sociali
Amnesty International e la Fondazione contro la violenza su donne e bambini accolgono con favore la panoramica e la raccolta sistematica delle sfide nel trattare le vittime di violenza sessuale. Viene inoltre criticata la mancata attuazione della Convenzione di Istanbul ratificata nel 2017. La mozione 22.3333 «Centri di crisi contro la violenza» della Consigliera nazionale Funiciello è quindi importante. Amnesty International sottolinea ancora una volta le seguenti sfide: disporre di un numero sufficiente di personale specializzato, una formazione iniziale e continua sistematica e una maggiore consapevolezza degli stereotipi di genere tra gli assistenti. Sottolinea inoltre la maggiore vulnerabilità dei migranti, delle persone al di sotto della soglia di povertà e delle persone con disabilità . Frieda, l'organizzazione femminista per la pace, sottolinea il prezioso lavoro delle autorità di assistenza alle vittime, ma critica aspramente le risorse limitate, che limiterebbero in modo significativo il loro lavoro. Le scarse risorse rappresentano una sfida anche per la Fondazione contro la violenza sulle donne e sui bambini. La Fondazione sottolinea ancora una volta la centralità della cooperazione con riferimento al «Modello Berna» e all'ampliamento dell'offerta con le «Flying Forensic Nurses». Per garantire una buona qualità , gli studi devono essere condotti in parallelo. Solidarité femmes di Berna e Bienne fa riferimento alla lunga e inefficiente durata dei procedimenti giudiziari e ai miti sullo stupro che ancora prevalgono, anche tra il personale specializzato. Ciò significa anche che le vittime spesso non sono adeguatamente informate sui loro diritti. Solidarité femmes accoglie con favore l'istituzione di centri di crisi.
Roadmap del progetto
2 febbraio 2023
Kick-off Franxini Innovation Hub. Viene formato un gruppo di progetto e viene definito l'obiettivo del progetto.
17 marzo 2023
Boot Camp Sprint per i/le partecipanti al Franxini Hub per capire quale sia il modo migliore di portare la questione in politica.
Aprile e maggio 2023
Interviste condotte con stakeholder del mondo della ricerca, della politica, dell'amministrazione, nonché con ex vittime.
31. Mai 2023
Beitrag im Reatch Blog von Rahel Schmidt und Jan Isler: «Sexualisierte Gewalt in der Schweiz: endlich handeln»
9 giugno 2023
Workshop di Storytelling per i partecipanti al Franxini Innovation Hub.
5 Luglio 2023
Agosto a novembre 2023
Sviluppo di una soluzione sotto forma di whitepaper basato sulle interviste a stakeholder e sui risultati del workshop tenutosi il 4 luglio.
20. Januar 2024
Intervista su RTS con Rahel Schmidt: «La prise en charge des victimes de violences sexuelles reste insuffisante en Suisse»
23 gennaio 2024
Pubblicazione del whitepaper: "Focus sulle vittime di violenza sessualizzata: con il protocollo 'KONZIL / COINVITAL' verso un sostegno olistico e una migliore assistenza per le vittime."
Febbraio, Marzo e Aprile 2024
Raccolta dei feedback dei Cantoni sul whitepaper.
Maggio 2024
Pubblicazione della panoramica nazionale sullo stato attuale del tema.
08. Juni 2024
Articolo su NZZ: «Bald tritt das neue Sexualstrafrecht in Kraft – doch bei der Opferbetreuung und der Spurensicherung hapert es»
24. Juni 2024
Comunicato stampa "Nuovo diritto penale sui reati sessuali: i cantoni sono pronti alla messa in pratica?"
24. Juni 2024
Articolo su Watson: «Am 1. Juli gilt das neue Sexualstrafrecht – doch einige Kantone sind schlecht vorbereitet»
24. Juni 2024
Articolo su Blick: «Lücken bei Umsetzung von «Nein heisst Nein»»
24. Juni 2024
Articolo su Swissinfo: «Einige Kantone sind schlecht auf neues Sexualstrafrecht vorbereitet»
30. Juni 2024
Articolo su Tagesanzeiger: «Männer können jetzt auch rechtlich Opfer von Vergewaltigung werden»
01. Juli 2024
Articolo su Sonntagsblick: «Neues Sexualstrafrecht tritt in Kraft. Zürich ist gut vorbereitet, Aargau weniger»
03. Juli 2024
Intervista con Leon Guggenheim su Radio Bern: «RABE Info: «Nein heisst Nein»»
24.07.2024
Articolo su Watson: «Neues Sexualstrafrecht seit Juli: Kleinere Kantone sind schlecht vorbereitet»
SRF Tagesgespräch con Rahel Schmidt: «Rahel Schmidt: Neues Sexualstrafrecht»
Project Team
Siamo un team interdisciplinare composto da scienziati/e giuridici, economici, politici e medici. Grazie al nostro ampio background, possiamo collaborare con esperti/e di tutti i settori coinvolti per generare una spinta politica.